La Battaglia di Verdun, in francese Bataille de Verdun, fu l’unica grande offensiva tedesca avvenuta tra la prima battaglia della Marna del 1914 e l’ultima offensiva nella primavera del 1918. Fu una delle più violente e sanguinose battaglie di tutto il fronte occidentale della prima guerra mondiale. Ebbe inizio il 21 febbraio 1916 e terminò nel dicembre dello stesso anno.
Questa spaventosa battaglia divenne una leggenda nazionale in Francia, sinonimo di forza, eroismo e sofferenza, i cui effetti e ricordi perdurano ancora oggi.
Fu la più lunga battaglia di ogni tempo, coinvolse quasi tre quarti delle armate francesi. Fu un vero e proprio bagno di sangue.
Nel 1916 Verdun era una cittadina considerata inattaccabile dai comandi francesi. Da ogni lato Verdun era circondata da ripide colline lambite dalla Mosa, presidiate da numerosi forti che avrebbero impedito grazie ad un efficace tiro incrociato qualunque avanzata nemica.
Verdun fu munita di una serie di profonde trincee protettive, lunghe fino 5 km, tecnicamente la città era il punto più forte dell’intero fronte francese, ma in pratica si sarebbe rivelato uno dei più deboli. Questo perchè la piazzaforte fu privata quasi completamente dei suoi pezzi d’artiglieria, che furono tolti per essere adoperati al fronte. In questo modo il sistema difensivo venne privato delle sue armi, ma successivamente anche dei suoi uomini. Questi furono mandati su altri fronti, lasciando praticamente sguarnito il caposaldo di Verdun, dove pertanto non fu possibile eseguire il giusto completamento del sistema trincerato a difesa del settore che, al momento dell’attacco tedesco, era privo di trincee di collegamento, reticolati e collegamenti telefonici sotterranei. Tutte necessità vitali per reggere ad un attacco nemico.
Quindi le linee di resistenza di Verdun non erano caratterizzate da una fitta rete di trincee tra loro collegate, così come invece avveniva sul resto del Fronte Occidentale. Ciò significa che tutta la lunga battaglia di Verdun venne combattuta all’aperto, in piena terra di nessuno, senza alcun tipo di riparo o caposaldo.
Queste trincee furono scavate più per consentire delle linee di collegamento con il fronte e vennero completate solo dopo la fine della battaglia, in previsione di una ripresa delle ostilità negli anni seguenti del conflitto.
I soldati francesi erano affettuosamente chiamati “Poilus” Pelosi, in quanto non riuscivano a radersi, ne a tagliarsi spesso i capelli, costretti per lunghi periodi in prima linea, dentro le trincee.