La costruzione del mio secondo fabbricato Old West risale a febbraio 2011, ultimato a giugno dell’anno successivo.

Ho optato per l’Ufficio dello Sceriffo, un fabbricato più piccolo di dimensioni rispetto al Saloon ma certamente più complesso dal punto di vista realizzativo per via della presenza delle celle e pertanto di una parte muraria rispetto al massiccio utilizzo di legno  in precenza adottato.

E’ stata una sfida interessante,  in quanto mi ha fornito i presupposti e le basi per la realizzazione dei successivi fabbricati,  molto più complessi dei precedenti.

 

Quello che segue  è il mio primo diorama esteso,  nel senso che occupa una notevole superficie ed un altrettanto cospiquo numero di figuranti,  che riguarda la guerra civile americana,  avente per tema un attacco Confederato in forze ai danni di una pattuglia Nordista.

Completano il diorama una serie di contributi fotografici in chiave “anticata”, al fine di ricreare l’atmosfera tipica di quell’epoca, come immortalata a suo tempo dagli scatti di Mathew Brady  e  cogliere la cruenza del combattimento, quasi come ad avvertirne il crepitio delle fucilate.

 

Mathew Brady è considerato il padre del fotogiornalismo per il suo lavoro volto a fotografare la guerra civile americana nel 1860.  I suoi genitori erano immigrati provenienti dall’Irlanda.  Mathew è nato a Warren County, nello stato di New York.

Al tempo della crisi di secessione e l’inizio della Guerra Civile, Mathew Brady era già abbastanza famoso come fotografo di punta del suo tempo,  in quanto si era impegnato a ritrarre personaggi famosi dell’epoca ma al tempo stesso anche gente comune.

Determinato a registrare la storia della guerra in fotografia,  Brady organizzò un team di fotografi professionisti per seguire l’esercito dell’Unione durante i combattimenti.

La raccolta di foto tratta da questa impresa,  dal titolo “La storia fotografica della guerra civile” è considerata un importante e sbalorditivo reportage della guerra, che ha catturato non solo la gloria della guerra, ma anche il costo terribile dei combattimenti.

Il ricavato di tutta questa ampia documentazione fotografica non bastò però a ripagare il costo per l’allestimento del suo staff di fotoreporter,  che gli costò ben 100 mila dollari (una grande quantità di denaro nel 1860).

Inoltre il post guerra e la successiva depressione economica gli furono fatali riducendolo sul lastrico.  Morì nel 1896, povero e sofferente di alcolismo e solitudine.

 

 

A chiusura della lunga carrellata di foto dedicate al mio primo fabbricato in chiave 1a6,  il saloon ,  in questa ultima sequenza vi propongo alcuni personaggi che andranno ad alimentare la popolazione di quella che diverrà la futura cittadina di Patton Springs.

I personaggi femminili che ritroviamo sono stati appositamente creati per me,  con assoluta maestria,  dall’amica Delia (Dede),  la quale si è occupata della progettazione e crezione degli abiti, di tutti gli accessori, delle acconciature e del trucco di queste due signore.  La prima è una gentil donna,  elegantissima,  mentre la seconda è una procace donnina di facili costumi.

Tra i personaggi maschili ne troviamo due creati da Ettore (Interattive),  il Federale,  un Gringo proveniente da Laredo, all’ingresso del saloon e un mandriano,  un brutto ceffo,  prossimo a levarsi la polvere della prateria e qualche voglia in una camera al primo piano.  Vi è anche un figurino da me realizzato,  ispirato ad un personaggio realmente esistito, Mathew Brady,  il famoso fotografo della guerra civile americana, che è anche l’accompagnatore della gentil donna.

 

 

Quello che non mancava mai nei saloon era invece il gioco d’azzardo, tra cui quello maggiormente praticato era il poker.

Molti giocatori professionisti venivano assoldati per attirare ed al tempo stesso spennare clienti.

 

 

 

Nei saloon erano immancabili anche le presenze femminili.  Il loro compito era di tenere compagnia ai clienti, cantando, ballando e amoreggiando con loro, affinchè rimanessero al bancone ad ordinare o ai tavoli a giocare.

Raramente una ballerina era una prostituta.

Alle donnine dai facili costumi era riservato il compito di appartarsi con il cliente nelle camere, che spesso si trovavano ai piani superiori, ai quali veniva concessa una notte  di piacere dietro lauto compenso.